La calendula è una pianta sia ornamentale che officinale. Esercita un'azione risanante sul terreno e va inclusa tra le piante da consociazione curativa sia nll'orto che nel giardino.
I graziosi fiori variano dal giallo oro al rosso-arancione. La calendula officinale ha fiori semplici, ma esistono selezionia fiori doppi.
Coltura: si seminano i grossi semi all'aperto da aprile a maggio. La germinazione avviene entro pochi giorni e le piante sono vigorose e poco esigenti. La distanza tra le piante sarà di 25-30 cm e l'altezza raggiunge i 30-50 cm. La calendula si riproduce molto facilmente per disseminazione spontanea e attecchisce spontaneamente. Per cui se non si desidera che prenda troppo piede nel giardino occosse fare attenzione a togliere i fiorni appassiti prima che i semi cadano nel terreno.
Proprietà: è coleretica (aumenta ed eccita la secrezione biliare), antisettica, diuretica, cicatrizzante, emmenagoga (facilita e regolarizza la comparsa del flusso mestruale aumentandone l'intensità), depurativa e aiuta la sudorazione.
Impiego: il decotto aiuta a combattere gli stati influenzali, la tosse e il raffreddore. L'infuso è consigliato in caso di mestruazioni dolorose, febbre, ulcere e irritazioni cutanee. Il succo e i fiori della pianta possono essere applicati al naturale (o sottoforma di pomate o olio) per agevolare la cicatrizzazione delle piaghe, piccole ferite o del fuoco di S. Antonio. Il vino alla calendula è ottimo per fare risciacqui contro il mal di denti e nevralgie.
L'infuso passato sulla pelle con del cotone per combattere punti neri e tonificare la pelle; aggiunto all'acqua del bagno decongestiona e idrata.
In cucina può essere utilizzata per la preparazione di insalate e minestre cui conferisce un sapore amarognolo; i boccioli fiorali possono essere conservati allo stesso modo dei capperi.
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