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lunedì 22 novembre 2010

Tiramisù

La settimana scorsa mi è venuta una voglia matta di tiramisù, credo sia qualche anno che non lo mangio. Un'amica di alf, Nadia mi ha suggerito la sua ricetta... così vederdì eccomi all'opera con un dessert classicissimo.
Alla ricettina di Nadia ho fatto solo piccolissime variazioni, la cui pastorizzare le uova:  l'anno scorso ho avuto in famiglia un caso di salmonellosi ed è stato terribile, per poco non ho portato il mio piccolo all'ospedale, mi si stava consumando sotto gli occhi. Per fortuna si è risolto, ma che brutta esperienza.

ingredienti:

500 gr mascarpone
500 gr panna fresca
3 tuorli
100 gr zucchero
savoiardi morbidi
caffè amaro
cacao

Ho mescolato i tuorli con lo zucchero, poi ho messo la ciotola a bagnomaria e con la frusta ho mescolato il composto, finchè lo zucchero si è sciolto. Poi ho l'ho versato nella ciotola della planetaria e ho montato con la frusta alla massima velocità affinchè si raffreddasse, poi ho aggiunto il mascarpone e montato il tutto.
Ho montato la panna e l'ho unita al composto di mascarpone.
Ho preparato il caffè e ho tagliato a metà i savoiardi. Li ho bagnati nel caffè freddo e strizzati tra le mani, e ho proceduto con gli strati:  savoiardi, crema, spolverata di cacao, fino ad esaurimento (ho fatto 3 strati).
Messo la pirofila in frigo per tutta la notta, il giorno dopo è più buono!

martedì 16 novembre 2010

Tortellini

Sul forum di alfemminile.com tempo fà un frequentarore aveva dato la ricetta ma io non l'avevo segnata. Fortunatamente sono riuscita a richiedergliela e mi sono messa all'opera.
Venerdì perdo tutta la mattina per varie commissioni, rientro a casa, metto in ordine gli acquisti e sono già le 11.30.
Sono indecisa inizio o faccio il ripieno domani? Decido, inizio subito, tanto in una mezz'oretta lo preparo... seeee magariiiiiiiiiiiii: non avevo fatto i conti col vecchio tritacarne di mia mamma!!!!
Inizio a tritare i salumi e devo smontarlo non so quante volte perchè mi si impoma e non esce più niente, ma alla fine ce la faccio.
Poi trito la carne... stesso discorso e mentre sono lì che smanetto e impreco (quasi) pure l'indice a momenti finisce nel ripieno!!! Un dolore allucinante... ancora adesso mi fà male!!!!!
Per farla breve finisco anche con la carne, ma metto nella padella con una noce di burro e nel ripassarla ovviamente il mio bel trito fine si agglomera e mi ritrovo nei grumi grossissimi di carne. La caccio nel frullatore e diventa bella fine fine. Unisco tutti gli ingredienti e inizio ad impastare a mano ma capisco che con questo ritmo forse a sera finisco. Prendo tutta la massa e la metto nella ciotola della planetaria con il gancio a foglia e nel giro di pochi giri il ripieno è omogeneo e compatto.
Adesso di seguito scrivo gli ingredienti:

250 gr carne maiale magra
250 gr carne vitello magra
250 gr prosciutto crudo privato del grasso
250 gr di mortadella
300 gr parmigiano reggiano grattugiato
1 uovo (Franco non lo mette, l'unica eccezione alla sua ricetta)

Mi rendo conto che il ripieno è tanto ma inizio a tortellinare. Ho preparato nel frattempo la sfoglia con uova e farina, la stendo non troppo sottile (penultimo scatto della mia Imperia) e con le rotelle taglio dei quadratini di circa 3 cm.....
A metà ripieno sto già per sbiellare, non ne posso più. Peso man mano che li faccio i tortellini e sono già a 1,5 kg....


Ormai la ragione mi ha abbandonato, e decido di fare dei quadratini più grandi. Il ripieno è molto saporito e so già che sono troppo grandi da mettere nel brodo, ma chi se ne frega io non ne posso proprio più!!!! Pesp man mano i tortellini grandi e arrivo a 1,1 kg ed ho finitooooooooooooooooooo!

Questi tortellini ci ho messo 2 giorni a farli, nei momenti in cui potevo lavorare. Ho perso il conto delle uova di sfoglia che ho usato.
Alla fine credetemi ero esausta!!!!!!

Ma la fatica è valsa la pena, sono davvero buonissimi!!!!

Taralli

E' un po' di tempo che volevo provare a farli ma non ho mai avuto l'occasione per farlo, ma oggi mi cimento. Si possono aromatizzare in tantissimi modi e oggi ci metto un po' di pomodori secchi sott'olio e alcuni pizzichi di origano.

ingredienti:

1 kg farina
200 gr olio
400 gr vino bianco
20 gr sale

Prima di tutto ho frullato i pomodori secchi e l'origano con l'olio, poi ho impastato tutti gli ingredienti finchè ho ottenuto un impasto omogeneo e liscio.
Ho lasciato riposare mezz'oretta, poi ho iniziato a formare i taralli... ce ne fosse uno uguale all'altro!!!!!
Ho messo a bollire una pentola di acqua e li ho lessati, quando sono venuti a galla li ho messi su uno strofinaccio e poi sulla teglia da forno coperta da cartaforno e cotti mezz'oretta a 180°.

Comunque il risultato è buono, forse ci vuole o un po' sale in più nell'impasto o salare leggermente l'acqua per averli più gustosi.

Trota salmonata al salmone

Ecco una ricettina velocissima per un secondo piatto leggero, profumato e facilissimo.
La mia cucina di tutti i giorni è molto estemporanea, spesso e volentieri guardo quello che ho nel frigo e metto insieme, e il mio frigo è spesso mezzo vuoto non è straripante di ogni ben di Dio.
Mesi fà ho fatto una specie di estratto di arancia e di solito lo uso nelle preparazioni dolci. Questa volta l'ho usato in un secondo piatto e devo dire che il risultato è più che soddisfacente.

ingredienti:

2 filetti di trota salmonata
estratto di arancia home made
farina
burro
olio
prezzemolo
sale

Ho sciacquato i filetti sotto l'acqua fredda e asciugati con carta da cucina.
In una padella ho messo un cucchiaino di olio evo e uno di burro e ho messo a scaldare.
Ho infarinato la trota dalla parte della carne e quando la padella è stata ben calda ho messo il pesce con la pelle a contatto con il fondo della padella. Incoperchiato e fatto rosolare per bene; poi ho girato e fatto rosolare dalla parte della carne.
Ho aggiunto alcuni cucchiai di estratto diluito in un pochino di acqua, ho fatto evaporare e insaporire, poi ho rigirato di nuovo il pesce e fatto insaporire.
A fine cottura ho salato e spolverato con prezzemolo (dalla parte della carne)

Ciambella alla panna

Questa ricetta è di Anna Moroni ed è un sacco di tempo che giro su internet.
Ho seguito per un certo periodo "La prova del cuoco" e francamente le ricette della Moroni mi hanno sempre lasciata un po' interdetta: troppo laboriose, troppo pesanti e soprattutto troppi ingredienti.
Devo essere sincera, anche su questa ricetta avevo perplessità ma si leggeva dapperttutto che era buonissima e avento della panna fresca da consumare ho deciso di provarla. E devo dire che è davvero buona, sofficissima anche dopo qualche giorno.

ingredienti:

250 gr farina
250 gr zucchero
250 gr panna fresca
3 uova
1/2 bustina di lievito
buccia di arancia
1 pizzico di sale

Ho frullato la buccia di arancia con lo zucchero poi nella planetaria l'ho montato con le uova finchè il composto è diventato spumoso e chiaro, ho aggiunto sempre montando la panna e un pizzico di sale.
Ho setacciato la farina col lievito e ho incorporato piano piano.
Messo in uno stampo di diam. 24 cm e cotto in forno a 170° per mezz'oretta.

Pappardelle verdi con la zucca

La ricetta l'ho presa da un mio libro di cucina, l'avevo già fatta tempo fà in occasione di un pranzo tra suoceri e consuoceri e a me era piaciuta un sacco.
Scrivo la ricetta precisa del libro, io ho fatto ad occhio.

ingredienti:

per la sfoglia:
350 gr farina bianca
150 gr spinaci
2 uova

per la salsa:
600 gr zucca gialla
1 spicchio d'aglio
6 cucchiai olio evo
1 cucchiaio prezzemolo tritato
sale e pepe
parmigiano

Preparare la sfoglia impastando la farina, le uova e gli spianci precedentemente sbollentati e frullati.
Lasciare riposare mezz'oretta e poi preparare le pappardelle.
Mettere l'acqua a bollire per cuocere la pasta e nel frattempo preparare il sugo. Tagliare a cubetti la zucca e metterla in una padella con un po' di olio, l'aglio che poi si toglie, e sale e far scaldare. Per agevolare la cottura mettere alcuni mestolini dell'acqua di cottura. Quando la zucca è tenera il sugo è pronto schiacciare qualche pezzetto di zucca per rendere il tutto più cremoso. Scolare la pasta e farla saltare nella padella, aggiungere il prezzemolo e a fuoco spento il parmigiano.

mercoledì 10 novembre 2010

Ravioli verdi

Nell'orto ho raccolto degli spianci bellissimi, un po' di bieta e qualche foglia di borragine. Li ho sbollentati e poi strizzati e tritati fini. In una padella con una noce di burro li ho ripassati e fatti asciugare. Una volta raffreddati ho aggiunto ricotta, parmigiano, uno uovo e una grattata di noce moscata.
Ho tagliato dei quadrati di circa 7 cm per lato e ho chiuso a tortellone.
Una variazione ai soliti tortelli erbetta e ricotta.
Personalmente preferisco il misto di erbe nel ripieno, lo trovo più saporito e goloso.

Pasta pancetta e zucchine

Con la macchinetta per fare la pasta ho fatto questo formato di pasta.
 Per condirli ho fatto rosolare della pancetta dolce in una padella antiaderente con un filo di olio, ho aggiunto le zucchine tagliate a piccoli pezzi. Ho scolato la pasta e l'ho fatta saltare in padella aggiungendo un mestolino di acqua dicottura in cui ho fatto sciogliere una bustina di zafferano.
 Terminato il piatto con una generosa spolverata di parmigiano.
Buonissimi e veloci. Si prepara la pasta intanto che si mette l'acqua a bollire e si prepara il sugo mentre cuoce la pasta!

Fasta fresca verde

Nell'orto ho raccolto dei bellissimi spinaci e ne ho tenuti da parte un pochini per fare della pasta fresca verde. Gli spianci sono stati messi in una padella ancora grondanti dell'acqua del lavaggio con un pizzico di sale e coperta li ho fatti cuocere, poi li ho frullati finissimi. Impastato con farina e un po' d'acqua.
Il profumo e fantastico e pure la soddisfazione vedere i figlioletti che infornare forchettate da grande!!!
Mia mamma dice che li sto viziando, li sto abituando troppo bene a mangiare, ma a me piace cos' tanto fare la pasta!!!!





Strudel ai semi di papavero

Alcuni anni fà ho fatto una vacanza nel Sud Tirolo e durante una gita siamo passati dal passo Pordoi. Il tempo era pessimo, ma nonostante il brutto tempo il posto è suggestivo e magico. Siamo entrati in una bottega di cose tipiche e ho acquistato un libricino: "La vera cucina delle Dolomiti". Fino a dora non ho sperimentato molto nonostante ami moltissimo la cucina di quelle parti.
Ci sono tantissime ricette di strudel anche molto originali e ho scelto di fare questa.
Il sapore è molto particolare e sicuramente non adatto a tutti i palati (vedi quello di quel rompis.... di mio marito ;-)), ma a mio parere è molto piacevole: i semini danno la croccantezza ad un impasto che si mantiene morbido per molti giorni.

ingredienti:

per la pasta:
320 gr farina
60 gr zucchero
60 gr burro
1/8 litro di latte
20 gr lievito di birra
1/2 cucchiaino di sale

per il ripieno:
200 gr semi di papavero
2 cucchiai di miele
un po' di cannella
1 cucchiaio di rum
6/7 cucchiai di latte
50 gr uva sultanina (io non l'ho messa)

Ho fatto sciogliere il lievito nel latte caldo, poi ho impastato tutti gli ingredienti finchè la pasta è diventata liscia ed elastica, sbattendola, facendola poi lievitare coperta fino al raddoppio.
Nel frattempo ho preparato il ripieno. Ho messo i semi di papavero in un tegamino con il latte, scaldando per bene il composto, poi ho aggiunto il miele e ho continuato a mescolare. Ho aspettato che il composto si intiepidisse e ho messo la cannella e il rum.
Ho steso la pasta col mattarello abbastanza sottile, ho spalmato il ripieno e ho arrotolato. L'ho messa nella tortiera a forma di ciambella e ho lasciato ancora lievitare.
Ho cotto nel forno acaldo a 160° per circa 45 minuti.

mercoledì 20 ottobre 2010

Zuppa di patate e cavolo nero

Alcuni mesi fà recandomi al vivaio del mio paesello il titolare mi regala 2 piantarole di cavolo nero. Qui da noi non è conosciuto per cui ho cercato di documentarmi un pò.
In questi giorni mi sono consigliata con un signore toscano su un forum di agricoltura e mi ha detto che potevo iniziare a consumarlo.
E che cosa ci faccio?
Allora ho letto su vari siti e alla fine ho deciso di fare una zuppetta e ho usato questi ingredienti:

16 foglie di cavolo nero
3 patate non tanto grosse
olio evo
cipolla
ortolina
acqua
sale
pane abbrustolito

In una casseruola di alluminio pesante ho messo un cucchiaio di olio e una cipolla non tanto grande e l'ho fatta tostare leggermente.
Nel frattempo ho pelato e tagliato a cubetti le patate, poi le ho messe ad insaporire per alcuni minuti mescolando. Quando hanno iniziato ad attaccarsi ho aggiunto un po' di acqua (coprendo le patate) in cui ho fatto sciogliere un cucchiaio di ortolina. Ho fatto cuocere per una decina di minuti, aggiustando di sale.
Intanto ho tolto l'anima dura del cavolo e l'ho tagliato a striscioline. L'ho aggiunto alle patate aggiungendo ancora un po' di acqua. Ho fatto cuocere altri 10 minuti circa.
Ho tostato alcune fette di pane casereccio e composto il piatto.

Buona buona buona, delicata, corroborante, semplice. Ci si potevano mettere ancora un po' di foglie di cavolo, in cottura cala tantissimo, ma non ne avevo di più!
E adesso mi tocca aspettare altre foglie per assaporare una zuppetta così buona!!!

Fagottini ripieni

L'altra sera ho tirato fuori dal congelatore della carne macinata non sapendo bene come usarla.
Alcuni giorni fà sul forum di cucina di Alfemminile, una ragazza (Illusa7) aveva scritto in un post la ricetta delle tigelle e delle piadine della Spisni.
E io ho pensato di mettere insieme le due cose!!!
Alla ricetta delle tigelle ho apportato alcune modifiche: primo perchè non avevo lo strutto in casa, secondo non avevo la possibilità di organizzarmi per un lievitato.
Ecco cosa ne è uscito!!!

ingredienti:

per la pasta:
500 gr farina 00
1 bustina di lievito istantaneo per ricette salate
50 gr olio evo
75 gr vino bianco secco
185 gr latte intero
10 gr sale aromatizzato
1 cucchiaino di zucchero

per il ripieno di carne:
carne macinata
cipolla
olio
vino bianco

per il ripieno di verdura:
verdura mista cotta
burro
sale
mozzarella

Per primo ho preparato la carne. In una casseruola antiaderente ho messo un cucchiaio di olio e la cipolla tritata finemente. L'ho fatta tostare un pochino, ho aggiunto un pò di vino bianco e l'ho fatta stufare finchè il vino si è consumato. Ho messo la carne e rigirandola continuamente l'ho fatta cuocere facendola asciugare.

Nell'orto ho raccolto bieta, tarassaco e radicchi, li ho lessati. In una padella antiaderente ho messo le verdure tritate grossolanamente con pochissimo burro (10-15 gr, è vero è preferibile usare l'olio evo ma con le verdure ripassate una piccolissima quantità di burro dà molto più sapore, ne basta veramente poco; se piace più condita si mette olio a volontà!); ho salato e fatto saltare le verdure, per insaporirle e asciugarle un po'.

Ho preparato la pasta miscelando insieme tutti gli ingredienti secchi in una ciotola e ho versato quelli liquidi precedentemente mescolati insieme, Ho impastato finchè la massa è diventata omogenea e liscia.
Un piccolo appunto: il sale aromatizzato me lo preparo per conto mio frullando il sale fino (30%) con erbe aromatiche fresche come rosmarino salvia e alloro (70%).
L'ho lasciata riposare una mezz'oretta. In questo modo poi si stende più facilmente.
Col mattarello l'ho stesa sottilmente e ho ritagliato dei dischi aiutandomi con un piattino da caffè.
Ho messo abbondante ripieno e poi richiuso.
Ho fatto cuocere in forno a 180° per circa 10 minuti.

I fagottini ripieni di verdure mi si sono aperti, probabilmente per la grande umidità del ripieno.

Questi fagottini hanno una pasta morbida e la crostinina sottilissima è fragrante. Secondo per è un'idea alternativa simpatica per una cena un po' diversa, assolutamente gustosa, sfiziosa e frivola.
A noi sono piaciuto tantissimo.

martedì 12 ottobre 2010

Ruifard

Sempre sul mio libricino di ricette con le cotogne ho trovato questa ricetta e mi ha incuriosito molto.  Non è stato facile lavorare la pasta, mooooolto morbida, tant'è che alla fine per poterla stendere mi sono aiutata con della farina. Qui ci vorrebbe Adriano per aiutarmi a capire come fare!!!
Comunque nonostante la difficoltà, secondo il mio modestissimo parere è venuta bene.
La quantità esagerata di frutta è la sua particolarità, a me è piaciuta. Un dolce dal sapore un pochino asprigno che a fine pasto toglie la voglia di dolce senza troppi sensi di colpa.

ingredienti:

per la pasta:
250 gr farina
15 gr lievito di birra
1 uovo
1 cuccchiaio di olio (io di girasole)
1 cucchiaio di zucchero
1/2 bicchiere di panna
sale
acqua tiepida
latte
zucchero di canna e in granella

per il ripieno:
2 cotogne
4 mele (io mele rosse desirè)
4 pere (io pere nobili)
1 limone
1 bicchierino di liquore (io rum)
160 gr zucchero
2 cucchiai di burro

Ho sciolto il lievito in acqua tiepida (circa il 55% del peso della farina) e ho impastato aggiungendo un pizzico di sale, ottendendo una pasta omogenea. L'ho battuta più volte sul piano di lavoro.
Ho messo la pasta nella ciotola della planetaria con un uovo e ho lasciato impastare con la foglia. Una volta ben amalgamato ho aggiunto un cucchiaio di olio, poi la panna e infine lo zucchero. Ho lasciato impastare a lungo scaravoltando l'impasto più volte.
Poi l'ho messo a lievitare in forno tiepido per un'ora e mezzo.
Nel frattempo ho mondato e tagliato a pezzetti la frutta. In una capiente padella antiaderente ho messo il burro, la frutta, lo zucchero e il succo del limone, e fatto cuocere rimestando spesso per 10 minuti (ho aggiunto a mio gusto un po' di cannella, non prevista dalla ricetta originale). Poi ho aggiunto il liquore e lasciato il tutto asciugare ancora per qualche minuto.
Ho ripreso l'impasto e rovesciato sulla spianatoia infarinata, ho aggiunto un pochino di farina per lavorare appena l'impasto. L'ho diviso e una parte l'ho usata per foderare uno stampo a cerniera alzando l'impasto sul bordo.
Ho versato la frutta che nel frattempo si è intiedita e ho ricoperto con la pasta rimasta stesa.
Ho acceso il forno a 180° e appena il forno è diventato caldo ho infornato il dolce precedentemente spennellato con un po' di latte, spolverizzato di zucchero di canna e in granella.

 All'interno i pezzettini di pera rimangono belli sodi mentre le mele si spappolano e diventano cremose.

(nella ricetta originale la superficie andava lucidata con un tuorlo mescolato con un po' di latte, ma a me non piace sentire l'odore dell'uovo sul dolce).

lunedì 11 ottobre 2010

Sciroppo di prugnoli (bargnolini)

Il 14 agosto ho messo in infusione i prugnoli per fare il bargnolino e quest'anno mi sono messa in concorrenza con mio marito: io ho fatto con la mia solita ricetta e lui ha voluto fare una sua.
L'anno scorso avevamo fatto così per il nocino: il mio è stato bevuto, il suo è finito giù dal balcone per opera di Riccardo, il piccolo ma lesto piccolo di famiglia!!!
Ci sono avanzati dalla nostra piccola concorrenza famigliare circa 4 etti di bargnolini, buttarli non se ne parla anche perchè di solito questi cespugli crescolo in riva a dei fossi e sono pieni di spine!!!
Allora ho pensato di fare un esperimento: ho messo in un vaso

400 gr bargnolini
400 gr di zucchero

poi l'ho posto al sole sul balcone, ben lontano da quel polipo di bambino e ce l'ho lasciato 55 giorni.
Alla fine lo zucchero era completamente sciolto, aveva estratto il colore e l'acqua dei frutti (infatti erno tutti rinsecchiti) e tutto il profumo delicato e fruttato di queste piccole bacche.

Sciolto nell'acqua è davvero delizioso. Il colore si perde nell'acqua visto che è una cosa supernaturale e senza additivi. Ho inventato il bargnolino per i bambini: i miei figli ci vanno matti (una cosa da grandi ma per loro)!

Il Bargnolino (borgnolen)

Il bargnolino è un liquore tipico emiliano (soprattutto nella zona di Parma e Piacenza).
Alcune informazioni riguardo all'arbusto da cui ci prendono i frutticini:

Il Prugnolo (Pruno selvatico - Prunus spinosa L.) cresce comunemente nei boschi cedui e nei cespuglieti aridi della media montagna, oppure si rinviene in siepi naturali presso antiche abitazioni.
È alto fino a 4 metri. I fiori sono bianchi, con frutti tondi di colore blu; le foglie sono obovate, alterne e seghettate. La fioritura avviene in genere tra marzo e aprile, mentre la maturazione dei frutti tra settembre e ottobre.
I frutti sono drupe sferiche di colore blu-nerastro o viola-azzurre, dal gusto acido e astringente, che si usano per marmellate e per insaporire il gin.
La corteccia della pianta era utilizzata in passato per colorare di rosso la lana. Come erba medicinale il prugno spinoso è usato come purgante, diuretico e depurativo del sangue.

E' un liquorino buono buono, dal sapore e profumo fruttati. Di ricette ce ne sono tantissime e con tantissime varianti, ma questa è la mia.

ingredienti:

1 kg bargnolini
1 lt alcool 95°
1 lt vino bianco
500 gr zucchero
2 chiodi di garofano
1 pezzetto di cannella
1/2 bacca di vaniglia

Quest'anno ho voluto fare una piccola variante: ho diviso a metà gli ingredienti, in una parte ho messo cannella e chiodo di garofano e nell'altra oltre a queste spezie ho messo la vaniglia.
Vorrei provare se la vaniglia aggiunge una sensazione piacevole al liquore.

Si lascia macerare per 40 giorni e poi si filtra per bene. Si lascia riposare fino a Natale come minimo. Ma lasciato anche un anno è il massimo.

Quest'anno l'ho lasciato macerare un po' di più (55 giorni), mi sono dimenticata di farlo prima ;-).

Torta di cotogne alla cannella con crema al limone

Con questa ricetta inauguro un libricino che mi è stato regalato tutto dedicato alle mele cotogne, un frutto bellissimo e antico, e con l'occasione inauguro una nuova etichetta "Cotogna" che spero di rendere interessante e ricca di spunti.

Inoltre vorrei dire che questa torta l'ho preparata per il compleanno di mia mamma, un traguardo importante a mio avviso (60 anni), nonna di 6 nipotini!

In più con questa ricetta partecipo con grandissimo piacere alla raccolta di ricette con le mele di Stefania e Rosi, nel loro blog "noidueincucina.blogspot.com" --> "IL TEMPO DELLE MELE".

ingredienti:

per la torta:
4 uova
200 gr zucchero
150 gr olio evo (io ho usato burro sciolto e raffreddato)
200 gr farina bianca
1 bustina lievito
50 gr cannella (io ne ho usata molta meno!)
1 kg cotogne
essenza di vaniglia

per la crema:
4 tuorli
100 gr zucchero
50 gr farina
scorza grattugiata di un limone
1 litro latte
vaniglia

Sciogliere il burro e lasciarlo raffreddare.
Sbucciare e affettare le cotogne, poi spolverizzarle con la cannella.
Montare a neve gli albumi e sempre frullando aggiungere metà dello zucchero e poi montare i tuorili finchè diventano bianchi e spumosi con il rimanente zucchero.
Unire gli albumi e i tuorli delicatamente, poi aggiungere alternando l'olio e la farina setacciata col lievito un po' alla volta, infine aggiungere un cucchiaio di essenza di vaniglia.
Versare il composto in una tortiera, poi disporre le mele spolverizzando ogni strato con un po' di zucchero (a me sono venuti quasi 3 strati, abbondando con lo zucchero nell'ultimo strato).
Passare in forno caldo a 180° per  circa 40 minuti (prova stecchino).
Nel frattempo preparare la crema.
Servire la torta a fette con la crema.


E' una torta semplice ma molto piacevole, la crema completa a mio parere il dolce. Il sapore ricorda lo strudel per la presenza della cannella. Se ci fossero state delle noci spezzettate non ci sarebbero state male!

venerdì 8 ottobre 2010

Schiacciata all'uva fiorentina

Per questa ricetta ringrazio tantissimo Francesca, conosciuta sul forum cucina di Alfemminile.
Mi sono imbattuta per caso sulla sua risposta ad un post e ho letto frettolosamente la ricetta. Fra me e me pensavo non fosse un gran chè, insomma non mi convinceva: troppo semplice per essere buona.
Poi mi ritrovo a fine vendemmia e con un cestino di uva dalla quale si ricava lambrusco. E allora nonostante le mie incertezze la faccio.
Sorpresa delle sorprese, sono rimasta estasiata da questa torta che non è una torta, da questa focaccia che non sa di focaccia. E' buona anzi buonissima, io l'adoro e per questo ringrazio Franci per averla suggerita!!!!

ingredienti:

1 kg di uva nera (circa)
350 gr farina 0
10 gr lievito di birra
acqua tiepida (circa il 55% della farina, quindi 190 gr)
8 cucchiai di zucchero
olio evo
un ramoscello di rosmarino
sale


Ho fatto sciogliere in acqua tiepida il lievito (circa il 60% del perso della farina), poi con l'aiuto della planetaria ho impastato con la farina, un cucchiaio di olio, un cucchiaio di zucchero e un pizzicone di sale.
Quando l'impasto è risultato bello liscio, l'ho lasciato lievitare un'oretta (dipende molto dalla temperatura dell'ambiente).
Ho ripreso l'impasto e ho aggiunto un  po' di uva e lasciato riposare un'altra oretta.
L'ho rovesciato in una teglia rivestita di carta forno (importantissimo, se usate uno stampo a cerniera e mettete la carta solo sul fondo si rischia che lo sciroppo che fà l'uva scappi via sul fondo del forno), l'ho stesa con le mani. Ho cosparso con altra uva.
Ho acceso il forno.
In un pentolino ho fatto rosolare un cucchiaio di olio un po' di rosmarino tagliuzzato, poi l'ho cosparso sopra la schiacciata e ho aggiunto la rimanente uva in modo tale da ricoprire interamente la superficie.
Infine ho spolverato il rimanente zucchero .
Infornato a 180° per circa 40', finchè la superficio diventa bella colarata.

A mio parere se resta anche qualche pezzettino di pasta scoperta dall'uva è ancora meglio perchè lo zucchero si caramelizza e fà una crosticina goduriosa da matti. Inoltre l'uva bisogna proprio metterne tanta perchè il sugo che fà con lo zucchero imbibisce la focaccia, la rende morbida e gustosissima.

L'ho rifatta una seconda volta: la prima volta non avevo il rosmarino a portata di mano e non l'ho messo, la seconda invece l'ho fatta alla lettera. E' stupenda anche senza rosmarino, però quest'erba dà un tocco particolare alla schiacciata da provare assolutamente!!!!!

La focaccia barese

Su suggerimento di Sandra vado a vedere questa ricetta sul blog semplicementeinsieme.blogspot.com e subito la devo provare...
Che dire? E' davvero strepitosa, una roba da chiudere gli occhi e semplicemente godere.
L'ho fatta alcune volte e in questa versione ho messo sopra un po' di mozzarella 5 minuti prima della fine della cottura, poi come suggerisce cannelle, invece di versare l'acqua ho coperto con un teglia e lasciato intiepidire un po'.

ingredienti:


per l'impasto:
600 gr di farina 0
2 patate media di 300 gr circa, lessate, fatte intiepidire e schiacciate con lo schiacciapatate
400 gr di acqua tiepida (circa il 60 % rispetto alla farina)
14  gr lievito di birra
4 cucchiai di olio evo
1 cucchiaio raso di sale
1 cucchiaio di zucchero

per il condimento:
pomodorini perini o datterini o ciliegini
una manciata di olive
origano
olio evo
sale

In una ciotolina ho messo un po' di acqua tiepida con l'olio e il sale e ho fatto sciogliere.
Nella ciotola della planetaria ho messo il resto dell'acqua tiepida e ho fatto sciogliere il lievito e lo zucchero. Ho aggiunto la farina, le patate e il miscuglio di olio, sale e acqua e con l'ausilio della foglia ho azionato la macchina e lasciato impastare per 10/15 minuti.

Il composto era molto morbido (non lavorabile  amano) ma non liquido.

Ho coperto la ciotola e lasciato lievitare un'oretta.

Nel frattempo, in una ciotolina ho tagliato a metà i pomodori, salato leggermente, aggiunto un filo di olio e abbondante origano, e lasciato macerare.
Ho unto una teglia rettangolare da forno e salato leggermente.

Ho rovesciato l'impasto nella teglia facendo attenzione a non far uscire i gas di lievitazione e con le mani ben unte l'ho steso per bene (ho lasciato ai lati un bordino un po' più alto).

Ho distribuito le olive, e i pomodori facendo attenzione a mettere la parte tagliata a contatto con l'impasto e ho versato il sughino dei pomodori sopra.
Messo in forno spento a lievitare un'altra ora (oppure coprire con una teglia più grande e poi con una coperta).

Prima di infornare ho cosparso con un  po' di sale, infornato a 220° nella parte bassa del forno per circa 15 minuti, poi ho messa sulla griglia al 2° livello e abbassato il fuoco a 180°per 15/20 minuti finché sarà di un bel colore bruno.

Togliere dal forno e bagnare subito la superficie con mezzo bicchiere d'acqua (se vi dimenticate non fa niente ma copritela con un panno finché si intiepidisce).

Questa è quella che ho fatto la settimana scorsa.


Oggi ho fatto una piccola variante: ho messo un po' di origano anche nell'impasto e poi ho messo un po' di mozzarella qualche minuto prima di terminare la cottura, rimesso in forno e una volta pronta l'ho coperta con un'altra teglia e lasciato intiepidire, senza versare l'acqua.
Non male eh?

martedì 5 ottobre 2010

Ciambella tricolore

Evvai di ciambelle!!!! Sono alcune settimane che sforso solo ciambelle, ma cosa c'è di più buono di un dolce fatto in casa per colazione? Sarà che io non riesco più a mangiare i biscotti del super da quando ho preso l'abitudine di mangiemi una fetta di torta fatta con le mie manine (insomma manine....).
Sul blog provarepergustare.blogspot.com ho visto questa bella ricettina e l'ho voluta provare. Ho sostituito il caffè solubile con l'orzo solubile, dato che ho bambini piccoli in casa e loro la fetta di torta se la mangiano ben volentieri.
Probabilmente con il caffè il sapore è più deciso, ma devo dire che anche il sapore delicato dell'orzo non è affatto male!

ingredienti:


500 g farina 00
250 g burro
45 gr cacao amaro

250 ml latte + 3 cucchiai
essenza di vaniglia
1 bustina di lievito per dolci
300 gr zucchero + 20 gr
6 uova
1 tazzina di polvere di caffè solubile
1 pizzico di sale

Nella ciotola della planetaria ho messo lo zucchero con il burro morbido e l'ho montato finchè è diventato bello cremoso e sempre frullando ho aggiunto le uova, una alla volta, un paio di cucchiai di essenza di vaniglia (fatta da me) e un pizzico di sale e l'ho lasciato andare per 6-8 minuti.
Ho setacciato la farina col lievito e sempre sbattendo l'ho aggiunta a cucchiaiate alternando con l'aggiunta di un po' di latte fino all'esaurimento.
Ho suddiviso l'impasto in 3 parti: una è rimasta bianca, una ho aggiunto il cacao fatto sciogliere con le 3 cucchiaiate di latte e lo zucchero, una ho aggiunto il caffè.

Per ottenere il giusto effetto marmorizzato: iniziare a versare nello stampo tre mucchietti dell’impasto bianco distanziati poi si prende l’impasto al caffè e si versa accanto all’impasto chiaro sempre diviso in tre mucchietti mettetelo tutto; versare altri mucchietti dell’impasto bianco sopra all’impasto del caffè; aggiungiare poi i mucchietti dell’impasto al cioccolato in mezzo all’impasto bianco

Infornare a forno caldo a 180° per 40 minuti circa.

Pasta fresca...

 In mio ultimo acquisto.








Sono stata stuzzicata da una foto vista in un album sul forum di cucina di Alf, non ricordo di quale ragazza, ma appena l'ho vista mi sono detta: la voglio anche io!!!!
E l'ho provata subito. Ecco i risultati:

Fatti e mangiati conditi con un sugo semplicissimo: un po' di porro e pomodorini datterini (tutto frutto del mio orticello), una goduria semplicemente!

Altri due formati che ho messo ad asciugare:

- questi maccheroni/rigatoni da cuocere da secchi sono moooolto lunghi perchè la trafila li lascia piuttosto spessi e in cottura tendono a rompersi. Farò altre prove per trovare in difetto!

- e i fusilli: non mi sono riusciti perfettamente attorcigliati. Appena escono dalla trafila cominciano a fare l'elica, ma allungandosi tendono a non arrotolarsi più. Anche in questo caso devo continuare a provare.

Ci sono altre due trafile, e appena le provo aggiornerò il post.

giovedì 30 settembre 2010

Sformato di verdure

Ecco un piatto svuota frigo, un salva cena, un intruglio che alla fine è un secondo piatto gustorissimo.
Questo tipo di sformato mi piace tantissimo perchè ci si può mettere qualsiasi cosa e alla fine il risultato è più che buono. A mio parere fondamentale è il pangrattato, poi si può usare qualsiasi formaggio e salume affettato.

ingredienti:

zucchine trombetta
patate
pomodori
mortadella
mozzarella
pane grattato
olio
sale

Ho tagliato a fettine le verdure e la mozzarella.
Ho unto pochissimo il fondo della pirofila, ho messo a strati gli ingredienti che avevo a disposizione facendo attenzione di sovrapporre leggermente le verdure e salandole un pochino e spolverando ogni strato di pangrattato.
Poi ho passato un'oretta in forno a 200°  coprendo con la stagnola e togliendola solo alla fine per gratinare. Le verdure si sono cotte con la loro umidità e tutti sali  minerali e le vitamine sono rimasti intrappolati dentro.


Ciambella allo yogurt

Ripropongo una nuova ciambella allo yogurt ancora più buona di quella che avevo provato poco tempo fà. La ricetta l'ho trovata dietro alla bustina del lievito per dolci, ho soltanto ridotto un po' lo zucchero.

ingredienti:

4 uova
zucchero 200 gr
250 gr yogurt cremoso
150 gr olio di girasole
300 gr farina
100 gr fecola
1 bustina lievito
1 pizzico di sale
buccia di arancia
aroma di arancia

Ho frullato le bucce di arancia col lo zucchero. Poi l'ho aggiunto alle uova e montato il tutto nella planetaria alla massima velocità finchè sono diventate soffici e spumose, Ho aggiunto lo yogurt, l'olio, il sale, le farine setacciate col lievito.
Versato nella tortiera e infornato in forno caldo a 170° per circa 40 minuti.

In questa versione ho usato yogurt cremoso alla nocciola e nella parte al cioccolato ho aggiunto 30 gr di cacao amaro sciolto con 30 gr latte.

lunedì 13 settembre 2010

Ciambella soffice allo yogurt

Ecco un buon dolce da colazione sofficissimo e delicato. Io ho usato lo stampo a ciambella ma sono convinta che usando quello da plum cake il risultato sia ottimo.

ingredienti:

140 gr farina oo
140 gr fecola di patate
130 gr zucchero
100 gr olio di girasole
400 gr yogurt cremoso alla vaniglia
2 uova
1 bustina cremor tartaro
4 gr bicarbonato
1 pizzico di sale
1 cucchiaio essenza di vaniglia

Ho montato le uova con lo zucchero nella planetaria finchè sono diventate bianche e schiumose, ho aggiunto a filo l'olio e lasciato montare ancora alcuni minuti.
Con una frusta ho mescolato a mano lo yogurt, le farine e i lieviti setacciati, il sale, infine ho aggiunto l'essenza di vaniglia.
Ho versato nello stampo e messo in forno caldo e fatto cuocere a 170° per circa 45 minuti.

sabato 7 agosto 2010

Torta di prugne

Nella mia zona viene coltivata una prugna particolare, la prugna zucchella, con la quale tradizionalmente si prepara una marmellata favolosa e unica.
Adesso siamo in piena stagione anzi ormai siamo quasi alla fine.
Con queste prugne si può preparare anche questa buonissima torta: la base è soffice e dolce, mentre la prugna dà il bruschino.

ingredienti:

400 gr prugne
4 uova
240 gr farina
200 gr burro
260 gr zucchero
1/2 bustina lievito per dolci
1 pizzico sale

Lavare e asciugare le prugne. Poi dividerle in due per togliere il nocciolo.
Lavorare a lungo con un cucchiaio il burro morbido con 200 gr di zucchero e una volta diventato crema aggiungere i tuorli, uno alla volta.
Incorporare la farina e il lievito e per ultimo gli albumi montati a neve con un pizzico di sale.
Versare il composto in una tortiera apribile di diametro 24 cm, appoggiare sulla superficie le prugne con la parte aperta rivolta verso l'alto e cospargere del rimanente zucchero.
Infornare in forno a 180° per circa 35 minuti.

lunedì 2 agosto 2010

Riso (freddo) con prosciutto cotto e crema alle erbe profumate

E vai di riso, ancora riso freddo!! E in estate che vuoi mangiare se non cose fresche veloci e semplici?

ingredienti

400 gr riso
200  gr prosciutto cotto affettato fine
1 yogurt bianco
3 cucchiai maionese
3 cucchiai olio evo
1 zucchina media
prezzemolo
basilico
erba cipollina
sale
pepe

Per prima cosa ho lessato il riso.
Nel frattempo ho tritato finemente il prosciutto e l'ho messo nella ciotola.
Poi ho tagliato a cubetti abbastanza piccoli la zucchina e l'ho fatta salvare in padella con un filo di olio, poi ho salato e pepato. Una volta raffreddata l'ho aggiunta al prosciutto.
Ho messo lo yogurt, la maionese, l'olio, il prezzemolo, il basilico, l'erba cipollina e un pizzico di sale in un bicchiere e ho frullato con il frullatore ad immersione fino a creare una cremina omogenea.
L'ho messo nella ciotola e ho mescolato per bene tutti gli ingredienti.
Una volta cotto il riso l'ho fatto raffreddare sotto il getto dell'acqua fredda e l'ho unito al composto di prosciutto.

Semifreddo semplice alle fragole

Questo semifreddo l'avevo da un po' nel congelatore e oggi mi è venuta voglia di qualcosa di fresco e allora mezz'oretta prima di assaggiarlo l'ho tirato fuori dal congelatore.

Avevo della panna fresca in scadenza e delle buonissime fragole da consumare... un po' di meringa all'italiana nel congelatore e allora ho pensato di mettere tutto insieme.

ingredienti:

500 gr passato di fragole (circa)
250 panna fresca
150 gr meringa all'italiana
60 gr cioccolato fondente
savoiardi morbidi

La sera prima ho pulito le fragole e condite con zucchero e limone, lasciate macerare in frigo tutta la notte.
Al mattino le ho frullate. Ho preso 250 gr di questo passato e l'ho mescolato alla panna montata, poi ho unito la meringa.
Ho tritato a coltello il cioccolato.
Ho ricoperto di pellicola un contenitore di polistirolo (di quelli che si riempiono di gelato artigianale), ho ricoperto il fondo di cioccolato, ho versato una parte del composto alle fragole, ho ricoperto di savoiarti tagliati a metà, ho versato una parte del passato di fragole rimaste. Ho proseguito con il cioccolato, il composto alle fragole, il passato alle fragole e ho chiuso con i savoiardi.
Ho messo il comperchio al contenitore e riposto in frigo.

mercoledì 28 luglio 2010

Semifreddo spagnola

Con le ciliegie sciroppate che ho fatto alcuni mesi fà ho preparato questo semifreddo delizioso.
Una unica accortezza: occorre aspettare una mezz'oretta dopo averlo tirato fuori dal freezer per gustarlo al meglio.

ingredienti

Per la crema:
1/2 litro li latte
3 tuorli
30 gr fecola
100 gr zucchero
buccia di limone

250 gr panna fresca
250 gr meringa all'italiana
200 gr ciliegie sciroppate
savoiardi morbidi
liquore all'amaretto


Ho preparato la crema e poi ho atteso che si raffreddasse. Poi l'ho unita alla panna montata e alla meringa.
In un contenitore per gelati di polistirolo rivestito di pellicola trasparente, ho versato sul fondo le ciliegie.
Poi ho versato la crema e infine ho chiuso con dei savoiardi morbidi inzuppati nel liquore e poi strizzati per far uscire il liquore in eccesso.
Poi messo in congelatore a rassodare per una notte.

giovedì 15 luglio 2010

Riso (freddo) con salsa di tonno e capperi

Sfogliando un libro di ricette mi imbatto in questa e dato che in questo periodo mangerei solo riso freddo ho deciso di provarla.
E' un modo alternativo ma davvero molto gustoso di mangiare un primo in questa calda caldissima stagione.
E poi e davvero veloce da fare, la cosa più lunga è aspettare che il riso cuocia.
La prossima volta vorrei provare a sostituire il tonno con del prosciutto cotto, sono sicura che sia altrettanto buono.

ingredienti

400 gr riso
200 gr tonno sott'olio
1 vasetto yogurt bianco
4 cucchiai maionese
1 uovo sodo
1 dl panna montata (mi sono dimenticata di metterla)
2 cucchiaini di capperi sott'aceto
1 foglia di cipolla cruda (ho messo alcuni steli di erba cipollina)
1 ciuffetto di prezzemolo
1 cucchiaio di succo di limone
3 cucchiai di olio evo
sale e pepe

Ho lessato il riso in abbondande acqua salata.
Nel frattempo nel frullatore ho messo prezzemolo, erba cipollina, olio, succo di limone, un pizzico di sale e una macinata di pepe e ho frullato.
Ho versato il composto in una ciotola.
Nello stesso bicchiere ho messo il tonno sgocciolato e spezzettato, yogurt, maionese, l'uovo sodo, un cucchiaino di capperi  e metà della salsa di prezzemolo.
Ho azionatgo di nuovo il frullatore e quando il tutto sarà ridotto a crema ho versato nella ciotola e mescolato alla salsa rimasta.
Infine con molta delicatezza incorporare la panna montata a piccole dosi (mi sono completamente dimenticata di aggiungerla!).
Ho scolato il riso e fatto raffreddare sotto il getto dell'acqua fredda. L'ho mescolato alla salsa e aggiunto i capperi rimasti.