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mercoledì 28 aprile 2010

Menta

Quando ho acquistato questa menta c'era scritto che si chiamava "menta posata" e ho cercato su internet questa varietà ma non ho trovato niente, per cui non so che varietà di menta sia.
In ogni caso ha un profumo intenso e delicato.
La menta sparsa sul cibo ne agevola la digestione; l'infuso è indicato per nervosismo, dolori ventrali e mestruazioni irregolari; il tè di menta è digestivo e rinfrescante.
Questa erba ha un'esuberante proliferazione.
Il periodo migliore per coglierla per essiccarla è giugno, poco prima della fioritura, appendendo i rami a testa in giù.
Menta e camomilla non gradiscono la reciproca vicinanza, mentre accanto all'ortica sviluppa più oli essenziali.
Sembra che vicino ai cavoli allontani la cavolaia. Buoni vicini della menta sono: pomodori, insalate, carote.
Contro la ruggine della menta c'è un solo rimedio: il taglio drastico della pianta, che comunque ricaccerà presto rami e foglie nuove.

Erba luigia (Lippia citrodora)

Altrimenti detta cedrina, limoncina, verbena odorosa. E' un arbusto che può arrivare anche a 2 metri le cui foglie emanano un gradevole profumo che ricorda la melissa.
Spesso viene utilizzata sotto forma di infuso o liquore per aiutare la digestione, espellere i gas intestinali, aiutare la digestione.
L'infuso inoltre unito all'acqua del bagno profuma la pelle e stimola l'organismo.

martedì 27 aprile 2010

Origano (Origanum vulgare)

Anche questa foto l'ho fatta in questi giorni. Adesso  si vede è basso, ma nei prossimi mesi crescerà fino a 50 cm di altezza. Ho notato che si sviluppa tantissimo anche in larghezza pertanto è meglio destinarle abbastanza spazio per agevolarlo nella crescita (se si desidera, ovviamente)


Coltivazione:
l'origano è un'erbacea perenne, originaria dei paesi mediterranei e cresce selvatica nei luoghi caldi e soleggiati. Anche questa pianta non è particolarmente esigente e si adatta al terreno più magro. Si adatta anche ad un giardino roccioso. Va concimata solo con poco composto maturo.
Raccolta e utilizzazione:
le foglie e le giovani cime si possono raccogliere per tutta l'estate.
Nel periodo della fioritura raggiunge la sua massima aromaticità: la si tagli allora ad un palmo dal terreno per appenderla copovolta a mazzi ad essiccare. Anche essiccata mantiere il suo aroma acuto e pepato.
E' il classico ingrediente per la pizza, ottimo per insaporire anche carni, pesce, ortaggi, salse, conserve.
Proprietà:
come il timo è tonico, stomachico, antisettico, espettorante. Sparso sul cibo per i disturbi dovuti a cattiva digestione, infuso per alleviare il mal di testa.
Coltivazione biologica e consociazioni:
non ci sono ancora dati sperimentali; l'infiorescenza è molto apprezzata dalle api.


Origano variegato

Erba cipollina (Allium schoenoprasum L.)

Presenta un bulbo ovale rivestito da tuniche grigio-brune. Le foglie sono cilindriche, cave e lunghe fino a 40 cm; gli steli sono cavi e cilindrici; i fiori, di colore rosa-violetto, sono riuniti in infiorescenze quasi sferiche avvolte da spate cartacee.
Le piantine si possono ottenere mediante semina su substrato leggero e ben drenato. I ciuffetti di piantine devono essere poi trapiantati in vasetti con terriccio più ricco. Quando sono ben sviluppate si collocano in terra piena in zone soleggiate. E’ possibile anche moltiplicare le piante adulte mediante la divisione dei cespi.
Le foglie devono essere recise alla base e danno il meglio se consumate fresche. Per conservarle, si consiglia di congelarle in piccoli sacchetti chiusi, dopo averle tagliate ad anelli.
Le foglie, con un sapore e un odore delicati che ricordano la cipolla, sono indicate per dare sapore ad insalate, piatti di pesce e formaggi morbidi. Anche i fiori sono commestibili e hanno un delicato sapore di cipolla; possono essere utilizzati per decorare insalate.
Proprietà terapeutiche: stimolanti, digestive, depurative, antisettiche.

Assenzio (Artemisia absinthium)

L'assenzio cresce generalmente in luoghi sassosi e asciutti, pertanto anche nell'orto non ha grandi pretese. La pianta si sviluppa moltissimo: fino a 150 cm.
Le sue forti essenze lo rendono un vicino indesiderato per cui occorre trovargli un posto tutto per sè.
Accanto alla pianta del ribes protegge quest'ultimo dalla ruggine.
Non mettere grosse quantità di assenzi nella compostiera, perchè questa erba impedisce a molte specie di crescere.
Irrorando generosamente le piante da frutto e le erbe dell'orto con un'infusione, lasciata a macerare per qualche giorno, di acqua e assenzio si osserverà una notevole riduzione dei parassiti dei bruchi e degli afidi e si potrà così evitare di ricorrere ai pesticidi.
L'Artemisia absinthium ha poteri curativi; agisce, infatti, come stimolante, digestivo, vermifugo, ristabilisce inoltre il flusso mestruale, ma è anche fortemente tossico, per cui se ne consiglia l'impiego solo secondo prescrizione e sotto controllo medico.
Dall'assenzio si ricava un liquore che dà sintomi simili alle droghe leggere per questo motivo è illegale. Il Vermuth contiene solo le sostanze amare ma nessu olio essenziale, infatti non è periocoloso.
Una curiosità: l'assenzio si può mettere negli armadi per profumarli, inoltre allontana le pulci nella cuccia del cane.

Salvia (tante varietà)

Alla salvia occorre dare un posto caldo, terra permeabile, concimata con composto; cresce bene e valorizza moltissimo il giardino roccioso.
Va protetta nelle zone dove gli inverni sono aspri e in primavera i cespuglietti vanno leggermente accorciati.
La salvia si presta in cucina ad insaporire carni e pesci arrosto e allo spiedo, piatti di legumi e patate.
Ha proprietà corroboranti e antisettiche, particolarmente apprezzate nei casi di mal di gola, piorrea e sudorazioni notturne.
La salvia, in agricoltura biologica, aiuta a tener lontani lumache, bruchi, e afidi. Perciò si può piantare ai bordi delle aiule di ortaggi e rose. Una buona consociazione con rosmarino, finocchio, cavoli, carote e fagioli.

Di salvie ne esistono oltre 900 varietà in tutto il mondo, e nel mio piccolo orticello ho soltanto queste.Salvia ananas (salvia elegans) 



La salvia all´ananas è un erbacea perenne ( 60 cm), specie con foglie ovate, appuntite, verde chiaro, tormentose, che quando vengono spezzate, emanano un profumo simile all’ananas. I fiori, scarlatti, lunghi 2 – 3 cm, sbocciano da giugno a settembre. La principale caratteristica di questa pianta è il suo profumo di ananas , proprio per questo è una ottima ornamentale ,piantata in giardino , diffonde con il vento un ottimo profumo . La salvia Rutilans va protetta durante l´inverno in quanto il suo fusto ricco d´acqua teme il gelo.





Salvia officinale tricolor

Bellissima salvia in tre colori, adatta anche per la cucina












Salvia officinale icterina

Colore variegato giallo adatta anche per
la cucina.













Salvia bicolore

Bellissima salvia bianca e verde.












Salvia sclarea detta anche salvia moscatella

è una pianta erbacea biennale o longeva, molto odorosa, appartenente alla famiglia delle Lamiacee
È stato usata anche per aromatizzare il vino, per intesificare l'aroma di Moscato, per dare vitalità all'organismo, curare la depressione, regolare il sistema nervoso
Le foglie possono essere utilizzate , fresche o essiccate, per aromatizzare i piatti di carne: maiale, vitello, pecora, selvaggina, le salse...Le foglie inoltre sono state utilizzate come verdura.
La Salvia sclarea dimostra buone proprietà tonico-stimolanti nei confronti dell'apparato digerente, antispasmodiche e antisteriche, battericide e contro l'eccessiva sudorazione, regola il flusso mestruale, migliora lo stato del cuoio capelluto, evidenzia proprietà afrodisiache e ipotensive.

domenica 25 aprile 2010

Timo (tante varietà)

Il timo insieme all'origano e all'erba cipollina furono le prime aromatiche che comprai l'anno scorso.
Le misi in un posto provvisorio, non adattissimo perchè non era molto soleggiato. Il timo, inoltre, fu attaccato dalle lumache che me lo ridussero in fin di vita. Infatti ormai lo davo per spacciato, ma dato che non era ancora morto del tutto lo trasferii comunque nell'angolo di terra che  ho estorto a mio papà!
Feci una lotta senza esclusione di colpi contro 'ste bestiacce e alla fine vinsi e vinse anche questa povera piantina che piano piano si riprese.

Questa foto l'ho fatta in questi giorni e approfittando della bella stagione ho recuperato dei vecchi mattoni e delle foglie secche per tenerlo pulito dalle erbacce e anche per valorizzarlo (sempre secondo le mie idee).
Nel giro di pochi mesi crescerà e diventerà un bel cespuglietto.

Questa seconda foto è un altro tipo di timo, l'avevo comprato temento che il primo non scampasse.
Questo timo a differenza dell'altro, rimane più compatto, più piccolo ma il profumo è sempre molto intenso.



Questo è un tipo di Timo limone, ha le foglie bianche e verdi (ora col freddo dell'inverno è diventato leggermente rosato).
Ha un profumo splendido di limone, tant'è che ho provato a usarlo in una ciambella al posto del limone e il risultato è stato strepitoso.

Altro tipo di timo al limone, ultimo acquistato. A differenza di quello precedente ha delle foglioline gialle e verdi e anch'esso ha un profumo splendido di limone.




Coltivazione:
perenne, è una pianta mediterranea, cresce dal mare a 2000 mt, preferisce terreni argillosi, sassosi, aridi. Pertanto non va concimato se non con poco composto maturo. Rimane verde per tutto l'inverno, ma in primavera è necessario cimarla leggermente per favorire un maggiore sviluppo.
Raccolta e utilizzazione:
si possono raccogliere i rametti freschi per tutta l'estate.
L'erba va tagliata per l'essicazione poco prima della fioritura, quando raggiunge il massimo della sua aromaticità. Anche essiccato mantiene il suo aroma forte e piccante.
In cucina si utilizza nelle pietanze a base di carne, pesce, verdure, sughi. Utile per aromatizzare aceti e liquori.
Proprietà:
è balsamico, stimolante, tonico del sistema digestivo, antibiotico. Un infuso molto concentrato, addolcito con miele fà bene in caso di raffreddore e tosse.
Coltivazione biologica e consociazioni:
il timo tiene lontani la cavolaia e gli afidi. Può venire usato come pianta protettiva da bordura.

giovedì 22 aprile 2010

Biscotti latte e miele

Altri biscotti per la colazione, croccanti, leggeri, profumano di miele millefiori. Decorati con un po' palline e codette colorate per i bambini di casa (compreso il bambino-papà!).

ingredienti

1 kg farina 00
280 gr zucchero
200 gr olio di girasole
2 uova
80 gr latte fresco
4 cucchiai miele millefiori
1 limone (succo e buccia grattugiata)
1 bustina ammoniaca per dolci
1 pizzico di sale

Ho impastato nella planetaria tutti gli ingredienti insieme, poi ho lasciato riposare in frigo un'oretta circa.
L'impasto è piuttosto frolloso e si sbriciola un po' per cui occorre prima di stenderlo col mattarello lavorarlo con le mani.
L'ho steso alto circa 4-5 mm e tagliato con le formine. Spennellato con latte e decorato con zuccherini colorati.
In forno a 180° per circa 15 minuti.

Crescione comune (lepidium sativum)

Le foglie sono composte da 5-7 foglioline ovali o tonde, di cui la terminale e' la piu' grossa. I fiori sono piccoli e bianchi. Il frutto e' secco, con tanti semini giallo-rossicci. Cresce spontaneo in tutta Italia. Si utilizzano sia i fiori che le foglie. Il crescione deve essere adoperato fresco poiche' con l'essiccazione perderebbe molte delle sue proprieta'.


Coltivazione:
è una pianta che sopporta bene l'ombra e può venir seminata all'aperto sin da marzo. Si seminano i piccoli semi in file distanti 10 cm. La germinazione è molto rapida, tant'è che le prime foglioline si possono raccogliere già dopo 10 giorni. Per averne spesso a disposizione occorre provvedere a frequenti semine.
In estate prospera meglio all'ombra e in inverno si può coltivare sul davanzale di casa in un vaso o anche semplicemente su dell'ovatta umida.

Raccolta e utilizzazione:
si colgono via via solo le foglioline tenere che serviranno per insaporire insalate, formaggi molli, uova, tartine e antipasti. Usato per guarnire pietanze, preparare salse o come aroma per il pesce, con il crescione si prepara anche un'ottima minestra.
L'erba ha un caratteristico sapore, leggermente piccante, assomiglia al ravanello. E' ricca di vitamica C , utilissima soprattutto in inverno, per cui è la benvenuta sulla tavola. E' efficace contro la stanchezza primaverile e l'anemia.

Suggerimenti per la coltivazione biologica e consociazioni:
crescione e ravanelli consociati esaltano il rispettivo sapore. E' efficace contro le altiche (o pulci della terra), insetti che colpiscono le foglie bucherellandole e che colpiscono soprattutto crucifere, cavoli, cavoli rapa, ravanelli.

lunedì 19 aprile 2010

I miei 101 stampi wilton

Se potessi in cucina ci mettere 101 attrezzi per qualsiasi cosa!!!! Ma spazio e denaro non lo consentono e allora mi sono consolata con questi!!! Adesso non mi rimane altro che sbizzarrirmi.
         

Pizza

E per concludere una giornata in compagnia una bella pizzata!!!
Ho preso spunto dal ricetta/metodo di Sandra (lepadellefanfracasso.blogspot.com) e devo dire che il risultato è strepitoso, anche se per la stesura devo far pratica!!!! Sandra aiuto!!!!!!!! Poi ci sentiremo per carpire tutte le più piccole astuzie!

Ecco come ho fatto.

ingredienti:

1500 gr farina
825 gr acqua (55% della farina)
30 gr sale (2% della farina)
75 gr olio evo (5% della farina)
10-12 gr lievito di birra fresco

Ho impastato tutti gli ingredienti, mettendo il sale per ultimo, finchè ho ottenuto un impasto liscio (circa 15 minuti). Ho fatto rilassare l'impasto per un quarto d'ora. Ho diviso in 4 e messo le pallottole ottenute ognuna dentro un sacchetto di plastica ben stretto e riposte dentro il frigo.
Dopo 24 ore circa, le ho tirate fuori dal frigo e dopo 6 ore circa ho iniziato a preparare le pizze che poi ho cotto in forno a 250° per circa 15 minuti.

Bignè ripieni al prosciutto cotto

Grazie ad un suggerimento datomi da Dauly, ho preparato questo primo piatto, ottimo anche come antipasto caldo, oppure senza essere passato in forno e senza besciamella, come antipasto freddo.
Un piatto originale, particolare, molto appettitoso!

ingredienti:

1 sacchetto di bignè già pronti
besciamella (preparata con 1/2 lt di latte)
parmigiano

200 gr prosciutto cotto
250 gr ricotta
50 gr parmigiano grattugiato
100 gr panna
pepe
timo

Ho semi montato la panna, e nel mixer ho frullato prosciutto e ricotta. Poi ho unito tutti gli ingredienti e mescolato per bene.
Ho farcito i bignè tagliandoli a metà e li ho sistemati in una teglia.

Ho preparato una besciamella aggiungendo un po' di curry. Ho aspettato che si raffreddasse e l'ho versata sui bignè, spolverando con abbondante parmigiano.

Ho messo in forno caldo a 200° a gratinare.

Torta di compleanno di Riccardo - 2 anni

15 Aprile, altro compleanno in famiglia, dell'ultimo arrivato, del più furbetto e birichino!!! D'altronde di un rossomalpelo per di più con gli occhietti azzurri cosa si potrebbe dire!!!
Questa volta ho deciso di usare come base l'Angel Food Cake, che io ho italianizzato chiamandolo il Pane degli Angeli, per la delicatezza, la sofficiosità e l'impalpabilità di questa torta, che già da sola io trovo deliziosa.
Trascrivo il procedimento per farla.

Angel Food Cake (Il Pane degli Angeli)

ingredienti:

12 albumi l'uovo (circa 450 gr)
1 bustina cremor tartaro
350 gr zucchero (200+150)
1 bacca di vaniglia (o vanillina) o altro aroma
150 gr farina 00
1 pizzico di sale

Nella planetaria sbattere gli albumi con il cremor tartaro, sale e vaniglia alla massima velocità, a neve ferma.
Aggiungere 200 gr di zucchero, 2 cucchiaiate alla volta per faro sciogliere per Setacciare lo zucchero rimasto con la farina e incorporare piano piano al composto di albumi.
Versare in uno stampo a ciambella SENZA INFARINARE NE' IMBURRARE LO STAMPO.
Cuocere in forno caldo a 180° per 35-40 minuti.
IMPORTANTE: il dolce si deve far raffreddare capovolto con il foro dello stampo infilato nel collo di una bottiglia.
Per estrarre il dolce dallo stampo ci si aiuta con un coltello facendo leva delicatamente.

Si può glassare con:
100 gr zucchero a velo
aroma di mandorla
acqua
si sbattono per bene gli ingredienti e si versa sulla torta fredda.

Possibili varianti della torta:
AL CAPPUCCINO: si aggiungono 4 cucchiai di caffè solubile e 1/2 cucchiaino di cannella
AL CIOCCOLATO: si sostituiscono 50 gr di farina con 50 gr di cacao amaro




Anzichè usare lo stampo a ciambella ho usato uno stampo con cerniera apribile di diametro 28 cm e ho lasciato raffreddare su una grata sempre capovolgendo lo stampo.


Per la farcitura ho preparato 2 creme.


CREMA AL CIOCCOLATO (di Teresa51-Cookaround)

500 ml latte
200 gr acqua
200 gr zucchero
100 gr farina
60-70 gr cacao amaro
100 gr cioccolato fondente
1 noce di burro

Mescolare e setacciare insieme la farina, lo zucchero e il cacao, versare a filo il latte e l'acqua. Si cuoce a fuoco dolce, senza far bollire, e una volta addensata si aggiunge il burro, si continua a mescolare per amalgamarlo per bene e ala fine il cioccolato fondente a pezzi.


CREMA AL LATTE (quella della torta kinder paradiso)
500 gr latte
buccia di 1 limone
100 gr farina
100 gr zucchero
vaniglia
125 gr panna

Si scalda il latte con la buccia grattugiata del limone e si porta quasi a bollore. Si spegne il fuoco e si lascia riposare mezz'oretta.
Si setaccia la farina e a filo si aggiunge metà del latte, passandolo per un colino e si fà sciogliere per bene la farina. Poi si aggiunge lo zucchero e il latte rimanente.
Si fà cuocere la crema. Si lascia raffreddare e si aggiunge la vaniglia e la panna (non montata).

Ho tagliato a metà la base e non l'ho inzuppata perchè essendo spugnosa rimane piacevole da mangiare anche così, diversamente dal pan di spagna che invece è asciutto.

Ho messo una metà su un piatto,dentro al cerchio dello stampo, ho versato metà della crema al cioccolato e l'ho livellata per bene. Poi ho versato tutta la crema al latte, levellandola a sua volta. Infine ho versato la rimanente crema al cioccolato.
Ho coperto con l'altra metà della base e ho messo in frigo per tutta la notte.
Al mattino aiutandomi con un coltello ho tolto il dolce dal cerchio dello stampo. L'ho ricoperto con un sottile strato di manna montata e ho iniziato a decorarlo con cioccolato bianco plastico e cioccolato fondente plastico, pasta di zuchero e palline colorate.

Poi l'ho rimesso in frigo fino al pomeriggio, al momento della festa.

Il ciambellone più soffice del mondo (all'acqua)

Terminate le colombe, che dolce preparo per la colazione?
Questa ricetta gira in moltissimi forum e blog, e adesso è arrivato il mio turno di provarla. Ho sostituito la bustina di lievito con il cremor tartaro e il bicarbonato.

Ingredienti:


250gr. di zucchero
250 gr. di farina
3 uova
130 gr. di olio di semi di girasole
130 gr. di acqua
una bustina di cremor tartaro
4 gr bicarbonato
aroma arancia

Si montano  le uova con lo zucchero fino a farle diventare spumose. Si aggiunge l'olio, l'acqua, la farina setacciata con il lievito. Imburrare uno stampo a ciambella.. Cuocere in forno già caldo a 180° per circa 40 minuti.

sabato 3 aprile 2010

Colomba pasquale - atto secondo!!!

Dopo aver provato la prima volta la sua ricetta, ci riprovo!!! Adriano grazie dei consigli, le mie prime colombe avevano qualche problemino che questa volta credo di aver risolto.
Ho dimezzato le dosi e devo dire che la mia piccola impastatrice ha lavorato decisamente meglio, sono riuscita a incordare l'impasto, capovolgendo l'impasto diverse volte.

Ho usato per aromatizzare le scorze di due arance e un mandarino, frullandole nello zucchero il giorno prima. Le bucce di un mandarino le ho usate per il poolish aromatizzato.
Per questioni di tempo, il primo impasto l'ho messo in frigo per circa 2 ore e mezza a 7/8°. Quando l'ho tirato fuori l'ho messo nel forno, l'ho acceso e spento quando sono arrivata a circa 30° e ce l'ho lasciato un'oretta.
Poi l'ho scaravoltato sulla tavola infarinata, 1/4 dell'impasto l'ho messo nello stampo da plum-cake, il resto nello stampo antiaderente per colomba che ho. Ho messo delle strisce di carte forno dato che il mio stampo è alto solo 3,5 cm.


Ho lasciato lievitare sempre dentro il forno a circa 30-35° per 2 ore e mezza.
Ho preparato la glassa con sole mandorle e dato che mi ero dimenticata di prendere lo zucchero in granelli ho usato (anzi abusato!) lo zucchero a velo.