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mercoledì 28 luglio 2010

Semifreddo spagnola

Con le ciliegie sciroppate che ho fatto alcuni mesi fà ho preparato questo semifreddo delizioso.
Una unica accortezza: occorre aspettare una mezz'oretta dopo averlo tirato fuori dal freezer per gustarlo al meglio.

ingredienti

Per la crema:
1/2 litro li latte
3 tuorli
30 gr fecola
100 gr zucchero
buccia di limone

250 gr panna fresca
250 gr meringa all'italiana
200 gr ciliegie sciroppate
savoiardi morbidi
liquore all'amaretto


Ho preparato la crema e poi ho atteso che si raffreddasse. Poi l'ho unita alla panna montata e alla meringa.
In un contenitore per gelati di polistirolo rivestito di pellicola trasparente, ho versato sul fondo le ciliegie.
Poi ho versato la crema e infine ho chiuso con dei savoiardi morbidi inzuppati nel liquore e poi strizzati per far uscire il liquore in eccesso.
Poi messo in congelatore a rassodare per una notte.

giovedì 15 luglio 2010

Riso (freddo) con salsa di tonno e capperi

Sfogliando un libro di ricette mi imbatto in questa e dato che in questo periodo mangerei solo riso freddo ho deciso di provarla.
E' un modo alternativo ma davvero molto gustoso di mangiare un primo in questa calda caldissima stagione.
E poi e davvero veloce da fare, la cosa più lunga è aspettare che il riso cuocia.
La prossima volta vorrei provare a sostituire il tonno con del prosciutto cotto, sono sicura che sia altrettanto buono.

ingredienti

400 gr riso
200 gr tonno sott'olio
1 vasetto yogurt bianco
4 cucchiai maionese
1 uovo sodo
1 dl panna montata (mi sono dimenticata di metterla)
2 cucchiaini di capperi sott'aceto
1 foglia di cipolla cruda (ho messo alcuni steli di erba cipollina)
1 ciuffetto di prezzemolo
1 cucchiaio di succo di limone
3 cucchiai di olio evo
sale e pepe

Ho lessato il riso in abbondande acqua salata.
Nel frattempo nel frullatore ho messo prezzemolo, erba cipollina, olio, succo di limone, un pizzico di sale e una macinata di pepe e ho frullato.
Ho versato il composto in una ciotola.
Nello stesso bicchiere ho messo il tonno sgocciolato e spezzettato, yogurt, maionese, l'uovo sodo, un cucchiaino di capperi  e metà della salsa di prezzemolo.
Ho azionatgo di nuovo il frullatore e quando il tutto sarà ridotto a crema ho versato nella ciotola e mescolato alla salsa rimasta.
Infine con molta delicatezza incorporare la panna montata a piccole dosi (mi sono completamente dimenticata di aggiungerla!).
Ho scolato il riso e fatto raffreddare sotto il getto dell'acqua fredda. L'ho mescolato alla salsa e aggiunto i capperi rimasti.

lunedì 12 luglio 2010

Estratto di vaniglia made home

E finalmente è arrivata, direttamente dal Madagascar!!! Per me il nome evoca bellissimi e intensi ricordi: è stata la meta del mio viaggio di nozze.

Ma tornamo ai baccelli di vaniglia: 200 gr di intensissimo profumo, quasi stordisce l'intensità e la dolcezza dell'aroma.

Oggi, 11 Febbraio inizio. Ho pensato di usare il metodo di Tuki dal blog cilieginasullatorta.blogspot.com, perciò ecco come ho fatto:

ingredienti:

60 gr BACCELLI DI VANIGLIA (I MIEI ERANO 12)
500 ML DI VODKA
2 CUCCHIAI DI ALCOOL A 95°

la mia variante è stata l'aggiunta dell'alcool perchè leggendo i gradi della vodka ho visto che era a 38°, e Tuki parlava della sua a 40°. Spero di aver raggiunto la gradazione giusta.

Ho agitato per bene la bottiglia e già da subito ha cominciato a colorarsi.

Ora per i prossimi 15 giorni agiterò per bene e poi settimanalmente fino ai 6 mesi.


11 Marzo 2010. Ecco il risultato dopo un mese di infusione.

Dopo 6 mesi di infusione.
Ora il colore è molto scuro e il profumo dolce e intenso. Prima di utilizzare l'estratto ho pensato di usare i pezzetti di vaniglia per aromatizzare le creme perchè comunque sono ancora profumate e sarebbe un peccato non sfruttare sino all afine questo prezioso dono della natura.
                                      

Aceto all'aneto

Quest'anno ho seminato alcune piante di aneto. Non conoscevo questa pianta e tanto meno il suo profumo.
Ad essere sincera il suo profumo non mi piace per niente, mi dà la nausea, ma a mia madre piace moltissimo.
Così ho pensato di fare un esperimento, preparando l'aceto aromatizzato. Non so che cosa salterà fuori, infatti ho impiegato solo un litro di aceto.

Ho messo in un vaso alcuni capolini verdi di aneto e ricoperto di aceto. Aspetterò 3 settimane per filtrarlo e sentire il profumo che avrà preso.

Aceto al dragoncello

Nel mio piccolo orto ho dall'anno scorso una pianta di dragoncello. Il suo profumo mi piace davvero molto e l'anno scorso ho provato a fare l'aceto aromatizzato.
Devo dire che è davvero strepitoso, dona alle verdure un profumo fantastico. Se lasciato "stagionare" alcuni mesi, il profumo diventa pieno e rotondo.
Quest'anno ho deciso di produrne una discreta quantità visto che in famiglia è molto aprezzato.

In un vaso ben pulito ho messo rametti teneri e foglie di dragoncello in abbondanza, ho ricoperto di aceto di vino (fatto in casa da mio padre) e lasciato a macerare per 3 settimane.
Passato il tempo filtrerò il tutto e metterò in bottiglie di vetro da un litro circa.

Aromi naturali di arance e limoni home made

Un blog che mi piace molto visitare è quello di Paoletta (anice e cannella). Un giorno mi imbatto nel suo metodo per produrre un estratto di vaniglia made home. Mi si illuminano tutti i neuroni: lo devo fare anche io! Poi leggo il metodo che usa Tuki e mi pare altrettanto interessante. OK ordino subito la vaniglia e poi decido!


Nel frattempo la mia mente lavora, lavora, lavora... non si potrebbe fare una cosa simile con dei limoni o delle arance? A me capita spesso di non avere in casa un limone quando un dolce lo richiede!!!!

Cerco sul web e non trovo niente di niente e allora non mi resta che fare una prova, male che vada avrò perso alcuni agrumi, un pò di soldini e un po' di tempo!

Mi sono segnata tutto per poter fare delle modifiche (sempre che sia un esperimento fattibile).

Ho iniziato il giorno 10 febbraio.

PROVA ESTRATTO DI LIMONI MADE HOME
ingredienti:

5 LIMONI (dai quali ho ricavato 140 gr di bucce e 350 gr di succo)
300 gr alcool a 95°
Ho messo in barattolo con chiusura ermetica le bucce (tolte con un pelapatate senza la parte bianca), il succo e l'alcool. Ho agitato molto bene e messo in un posto buio e fresco


PROVA ESTRATTO DI ARANCE MADE HOME
ingredienti:

3 GROSSE ARANCE (dalle quali ho ricavato 140 gr di bucce e 350 gr di succo)
300 gr alcool 95°

Ho messo in barattolo con chiusura ermetica le bucce (tolte con un pelapatate senza la parte bianca), il succo e l'alcool. Ho agitato molto bene e messo in un posto buio e fresco.

Questi sono i risultati appena invasato e agitato per bene.

Adesso per i prossimi 15 giorni li agiterò per bene tutti i giorni, poi per i 3 mesi una volta alla settimana.



10 Marzo 2010. Dopo un mese di infusione


Sono passati 6 mesi da quando ho iniziato l'esperimento.
Ora bisognerebbe togliere le bucce e filtrare il liquido. Ma le bucce hanno ancora un profumo incredibile e in queste ultime settimane quando avevo la necessità di usare della buccia di limone o arancia in qualche torta, ne prendevo alcune dal barattolo e le frullavo con lo zucchero.
Le torte prendevano un ottimo profumo. Deduco che questo metodo sia un ottimo sistema per conservare le bucce degli agrumi approfittando quando sono nel loro massimo aroma.
Il liquido ha un profumo davvero intenso, ma provvederò a filtrarlo e usarlo quando avrò terminato le bucce.
                               

sabato 10 luglio 2010

Zuccotto estivo alla pesca noce

Alcuni giorni fà la mia amica Sandra ha pubblicato sul suo blog (lepadellefanfracasso.blogspot.com) una charlotte al melone strepitosa, da replicare quanto prima!!!
In vista di un ormai prossimo ed ennesimo compleanno in famiglia (stavolta tocca  a me) ho deciso che l'avrei rifatta.
Problema: mia mamma detesta il melone, non può soffrirne neanche l'odore; ma la soluzione è stata presto trovata: ho deciso di sostituirlo con le pesche, un delizioso fresco di stagione.
Mi procuro gli ingredienti mancanti e aspetto il venerdì per preparare il dolce.
Nel frattempo mie sorelle tornano dal mare: mio nipote ha compiuto una strage! Prima di partire ha preso la varicella e hanno dovuto ritardare la partenza di alcuni giorni. Al mare è avvenuto in misfatto: Christian contagia la sorellina di appena 3 mesi e suo papà che i 40 li ha passati da alcuni anni. In più anche il bimbo dell'altra mia sorella che ha 7 mesi la prende!!
I bambini la stanno superando bene e in forma leggera, mio cognato è crivellato dalla testa ai piedi e sta malissimo!
Quindi?
Quindi la sottoscritta non ha avuto la varicella!!! E mi tengo ben lontana dai contagiati.
Quindi la pizzata per mangiarsi la torta in compagnia è ovviamente sfumata e spero anche di scampare a questo sfagello!!!
Ma la torta la dovevo fare e l'ho fatta e con grande dispiacere non potrò condividerla con i miei famigliari, ma grande contentezza di mio marito che se ne papperà qualche porzione extra!

Torniamo alla ricetta. Non avevo nessuna e dico nessuna intenzione di accendere il forno e quindi ho dovuto apportare alcune modifiche alla ricetta originale, modifiche dettate anche dall'ispirazione del momento. Alla fine della ricetta di Sandra rimane solo la crema, il resto è stato rivisitato anche grazie ad alcuni consigli che la stessa Sandra mi ha dato. Grazie cara di tutto!!!

ingredienti

1/2 litro latte
130 gr zucchero
25 gr fecola
4 tuorli
aroma vaniglia
buccia arancia
12 gr colla di pesce
250 gr panna fresca

5 pesche noci (circa 600 gr)
50 gr zucchero
1 limone (succo)

pavesini
amaretti
meringhe

Per prima cosa ho tagliato a pezzetti piccoli le pesche e messe a macerare con 50 gr di zucchero e il succo del limone, per un paio di ore circa.

Ho preparato la crema mescolando i tuorli con lo zucchero, ho aggiunto la fecola e ho versato il latte caldo nel quale avevo messo una buccia di arancia. Ho fatto addensare. Una volta pronta ho aggiunto la colla di pesce precedentemente ammollata in acqua fredda e mescolato per bene alla crema.

Una piccola nota: ho l'abitudine di usare lo zucchero che io stessa aromatizzo con la vaniglia. In un vasetto ho tagliato  a pezzetti una bacca di vaniglia della quale avevo già usato i semini e l'ho riempito di zucchero. All'occorrenza uso lo zucchero profumato e riempio il vasetto con altro zucchero. Continuo così finchè la bacca non avrà più aroma da cedere.

Con l'aiuto di un colino ho scolato le pesche dal sugo che hanno fatto schiacciandole leggermente con un cucchiaio e le ho frullate.

Ho aggiunto 2/3 circa del passato alla crema raffreddata e poi ho incorporato la panna montata.

Ho rivestito un'insalatiera con pellicola trasparente e sul fondo ho messo alcune meringhe briciolate (circa 60 gr). Ho bagnato velocemente i pavesini nello sciroppo delle pesche e ho rivestito la parete della ciotola.

Ho versato la metà circa della crema, poi ho messo alcuni amaretti anch'essi bagnati velocemente nello sciroppo.

Poi ho versato sopra questi il rimanente passato di pesche.

Ho versato la rimanente crema e ho teminato con altri pavesini sempre passati nello sciroppo e nel centro 2 meringhe sbriciolate.

Ho sigillato con pellicola e messo in frigo a rassodare fino al giorno seguente.

n.b. non ho calcolato che la meringa si squaglia, pertanto l'effetto delle briciolone sopra non l'ho ottenuto. Sbagliando si impara, perciò la prossima volta le metterò alla fine, sfornato il dolce dallo stampo.
Comunque il sapore è delizioso, salvo che pensavo si sentisse di più il sapore delle pesche, che probabilmente con l'aggiunta di un liquorino alla pesca avrebbe dato, ma la torta è stata mangiata anche da bimbi piccoli per cui niente alcolici!

venerdì 9 luglio 2010

Salsa di zucchine

Eh sì, ste benedette zucchine ormai escono dalle orecchie, ma perchè non approfittare di ciò che la stagione offre in abbondanza per goderne quando sono insipide e costose in inverno?
Allora ecco un modo leggero leggero per condire la pasta. Ho preso spunto dalla ricetta del pesto di zucchine proposta sul sito http://www.veganblog.it/ e l'ho adattata al mio gusto.

ingredienti

4 zucchine medie (circa 600 gr)
1 scalogno
50 gr mandorle
basilico greco una manciata
olio evo

In una padella antiaderente ho messo 3 cucchiai di olio, 3 di acqua, le zucchine tagliate a rondelle non troppo grosse , lo scalogno tritato grossolanamente e un pizzico di sale. Ho fatto stufare a fuoco medio per una mezz'oretta. Una volta raffreddate le ho messe nel frullatore con le mandorle e il basilico finchè sono diventate una crema omogenea, ho aggiustato di sale e messo nei vasetti.

Ho ottenuto 5 vasetti da circa 120 gr ciascuno e 4 li ho messi nel congelatore e uno ci ho condito la pasta!

Pesto di basilici

Quest'anno al vivaio ho trovato il basilico greco e sono rimasta incantata dal suo profumo molto forte e ne ho preso due piantine.
Ieri le ho tagliate e ho tagliato anche il basilico normale sia perchè stava mettendo i fiori sia per far rinforzare le piante per stimolarle a produrre nuove foglie.
Il basilico greco ha foglie abbastanza piccole e sfogliarlo e stata una vera noia. Ad un certo punto i rametti con le foglie più piccole li ho congelati, comunque in inverno in qualche preparazione un po' di basilico serve sempre!
Il pesto è un sugo per la pasta di cui sono molto golosa, ma non amo il profumo forte che lascia spesso l'aglio e perciò non ne metto.

ingredienti

basilici misti
pinoli e mandorle
olio evo
sale

Ho pesato il basilico già sfogliato e l'ho messo nel frullatore assime a pari quantità di pinoli e mandorle (le mandorle in minima parte), un po' di sale e olio. Ho frullato il minimo indispensabile e ho invasato e messo nel congelatore.
Il formaggio preferisco metterlo al momento fresco di grattugia.

martedì 6 luglio 2010

Parmigiana di zucchine very light

Zucchine zucchine zucchine... siamo invasi di zucchine, le mie tre piante sono diventate enormi e producono tantissimo!
Leggendo su vari siti della parmigiana di melanzane ho visto varie versioni: c'è chi le frigge, chi le impana, chi mette mozzarella, formaggi vari, ecc.
Appena tornata dalle vacanze e col frigo decisamente vuoto, ma con la voglia pazza di fare questa ricetta, mi sono inventata questa versione. Chiamarla parmigiana forse è davvero troppo, ma come la chiamo?
In ogni modo è un modo decisamente gustoso di sfruttare le zucchine, e al palato non ha proprio l'impressione di essere un piatto leggero ma succulento.
Non scrivo le quantità degli ingredienti perchè è un piatto improvvisato e non ne ho preso nota.

ingredienti

zucchine
pangrattato
parmigiano grattugiato
speck a fette
passata di pomodoro
scalogno
prezzemolo
basilico
sale
olio evo

Prima di tutto ho tagliato le zucchine per il verso lungo dello spessore di circa 1/2 centimetro. Le ho leggermente salate e grigliate sulla bistecchiera per circa 10 minuti per lato. Con u  pennello ho unto leggermente la bistecchiera. La consistenza è rimasta comunque abbastanza croccante.
Ho preparato in sugo di mododorop mettendo nel pentolino la passata a pezzi con uno scalogno grande tagliato a pezzi e salato leggermente e ho fatto cuocere a fuoco basso finchè lo scalogno è diventato morbido, ho aggiunto abbondante prezzemolo e basilico e ho spento il fuoco. Ho aspettato alcuni minuti affinchè il sugo si profumasse per bene poi col frullatore ad immersione ho frullato il tutto e aggiustato di sale.
In una pirofila antiaderente ho messo un po' di sugo di pomodoro sul fondo, poi le zucchine messe vicine vicine,
un leggero strato di sugo,
uno strato di speck sovraponendo leggermente le fettine,
una spolverata abbondante di pangrattato,
una spolverata di parmigiano;
e così via per 3 strati.
Ho coperto la pirofila con un foglio di alluminio.
Ho acceso il forno a 180° e infornato per una mezz'oretta. Poi ho tolto l'alluminio e fatto gratinare alcuni minuti.
E' ottima calda, ma il giorno dopo a temperatura ambiente è superlativa.

lunedì 5 luglio 2010

Il mio orto (parte seconda)

Ai primi di luglio il mio orticello pare una giungla...
Le piante sono cresciute tantissimo, e hanno iniziato a donare i primi frutti, con mia grande grande soddisfazione.
Sono già alcune settimane che cetrioli e zucchini vengono mangiati con gusto e ora iniziano anche i fagiolini "Anellino di Trento" ad essere pronti da raccogliere. Quest'ultimi hanno la particolarità di essere maculati come i fagioli borlotti e dovrebbero avere la forma ad anello appunto, ma i miei semi forse non erano puri e si sono un po' imbastarditi, ma non importa, sono comunque buoni!

Vorrei fare alcune osservazioni riguardo le piante e i semi che hanno trovato dimora nel mio orto:

- prima aiuola:

  tre salvie variegate: si sono sviluppate bene anche non sono cresciute eccessivamente (per fortuna), splendide da vedersi, forse nel mio orto sono poco valorizzate perchè circondate da piante più grandi;
  salvia ananas: si è sviluppata tantissimo, è davvero diventata enorme. Verso la fine dell'estate se fiorirà tanto quanto è diventata grande sarà una meraviglia!
 calendule: ho deciso di metterle perchè arricchiscono il terreno e oltre che essere tanto utili sono una bella macchia arancione nell'orto;
 due cetrioli: è un ortaggio "forte consumatore" cioè abbisogna di un terreno ricco di sostanze nutrititive. Le piante sono cresciute vigorose e velocemente e hanno donato tanti frutti rinfrescanti.
 carote: crescono al secondo turno di rotazione (dopo i forti consumatori); hanno sviluppato un bellissimo apparato aereo e piano piano anche le radici si stanno ingrossando;
 bietole: sono medi consumatori; ormai è arrivato il momento di tagliare, poi ricacceranno ancora tante volte;
 aster cinesi: ancora non sono fioriti, ma le piantine sono ben cresciute;
 fiordalisi: in piena fioritua, nei colori azzurro e rosa, aspetto di raccoglierne i semini;
 nigella: nata per conto suo, ma la tengo perchè è davvero molto carina nel suo delicato bianco;
 lampone: ha iniziato a donare qualche piccolo frutto, ma la pianta è ancora piuttosto piccola, per cui accontentiamoci;
 ribes nero e ribes rosso: ho caparbiemente voluto rimetterle, ma nella mia zona non crescono bene, dovrò rinunciare a questi frutti che sono tanto belli quanto buoni;
 assenzio: sta crescendo benissimo. Lo avevo piantato vicino ai ribes sperando li aiutasse a superare gli attacchi dei parassiti, ma il problema dei ribes è che qui l'estate non perdona e per questo l'assenzio non può far nulla;
 tageti: pianta poco esigente e generosa, salvo non venga divorata dalle lumache. E' utile perchè allontana i parassiti ed è utile piantarla vicino a porri, pomodori e patate;
 senape gialla: ho già tolto le piante per poter tenere i semi da parte; La senape può essere usata come pianta da sovescio e per quest'anno ho deciso di ricavarne solo i semi per la prossima semina;
 menta: è splendida e profumatissima e sto ancora pensando su come conservarla per l'inverno, al prossimo aggiornamento di sicuro avrò la soluzione;
 erba cedrina: purtroppo si è seccata, ma non ci rinuncio, le troverò un angolino solo per lei, ma il prossimo anno!
 pomodoro san marzano: piante regalate da un amico di famiglia, stanno mettendo ora i primi fiori. Ho i tutori per farli arrampicare. Sono vicino ai cetrioli e tra di loro non sono buoni vicini, spero comunque non si facciano troppo la guerra; il pomodoro non prende parte del carosello nelle rotazioni colturali, anzi predilige stare sempre nella stessa aiuola, concimata coi propri resti;


- seconda aiuola:

 porri: crescono al secondo turno di rotazione, sebbene siano più esiginte della cipolla; prosperano in terreni profondi, ricchi di sostanze nutritive. Ho già rincalzato un pochino poco dopo la piantagione, ma ormai è arrivato il momento di ripetere l'operazione, così si svilupperanno fusti bianchi più lunghi. Si stanno ben sviluppando;

 cipolle dorate: sono medi consumatori e crescono al secondo turno di rotazione. Nel caso avessero bisogno di una concimazione aggiuntiva, userò cenere di legna, che contiene potassio; la pezzatura della cipolla è ancora abbastanza piccola;
 carote
 sedano: le piantine non si sono sviluppate tantissimo, forse perchè sono un po' soffocate dalle carote. Comunque l'ho tagliato per conservarlo in congelatore, e il taglio dovrebbe rinforzare le piante. Anche il sedano è un forte consumatore;
 basilico: le tre piantine di basilico sono un po' soffocate dalle piantagioni vicine e infatti sono davvero striminzite: provvedo a dare loro un pochino più di spazio per vedere se riescono a svilupparsi meglio:
 basilico greco: al contrario, questo si è allargato tantissimo nonostante sia circondato da altre piante; provvederò a tagliarlo per sfruttarne le foglie per il consumo invernale;
 pomodoro cuore di bue: grande soddisfazione questa pianta, in questo momento è stracarica di frutti e nei prossimi giorni cominceremo a gustarli;
 zucchine lunghe: è un forte consumatore. Queste due piante sono diventate enormi, tanto che ho dovuto tagliare un po' di foglie che mi coprivano i timi e invadevano le corsie di passaggio. Stanno producendo frutti a più non posso, arrivo a raccogliere anche 8 zucchini al giorno e ne sto trasformando quanto possibile per l'inverno;
 timo e timo limone: sono si sono sviluppati molto a causa delle piante di zucchino, ora sono un po' più libere e spero di cominciare a tagliarlo per farlo seccare, sempre per il consumo invernale;

- terza aiuola:
 
 calendule

 erba cipollina: una grande soddisfazione questa aromatica, ha regalato una fioritura abbondantissima e spettacolare. I fiori recisi, oltre che essere belli durano tantissimo. L'ho già tagliata per consentire una nuova crescita di steli e ormai devo rifarlo: gli steli dopo averli puliti, li taglierò a pezzettini e li congelerò. Freschi sono buonissimi tagliuzzati nelle insalate miste;
 elicrisio: anche lui ha fatto una bellissima fioritura, ormai devo tagliare i fiori secchi;
 melanzana: è cresciuta in un modo esagerato e ormai sono pronti già i primi frutti. E' un medio consumatore;
 peperone giallo e rosso: dopo il trapianto non sono cresciute molto e nonostante ciò stanno producendo tanti frutti. Anche la crescita della pianta sta iniziando ad aumentare, probabilmente perchè fino ad alcune settimane fà il caldo non era sufficiente per queste piante. E' un medio consumatore;
 fagiolini nani: varietà "anellino di Trento" e gialli nani. Gli anellini, che non hanno assunto la forna di anellino, forse perchè il seme non era puro, ho già iniziato a raccoglierne; mentre quelli gialli sono strapieni di fiori! I fagiolini, come tutte le leguminose crescono al terzo turno di rotazione;
 dragoncello: si sta sviluppando benissimo e ho già iniziato a taliare alcuni rami per preparare l'aceto aromatizzato;
 origano e origano variegato: in piena fioritura l'ho tagliato e messo a seccare per il consumo invernale;

- quarta aiuola:
 
zucchina (pianta autoprodotta): al trapianto sembrava la sorella iellata delle due zucchine che avevo comprato. Adesso è diventato più grande delle altre e sta producendo zucchine più piccole e chiare ma in quantità esagerata!

 insalata romana e insalata foglia di quercia rossa e verde: sono state già consumate: La romana è diventata bellissima, enorme e tenerissima. La lattuga gentile rossa ha prodotto cespi belli pieni, foglie delicatissime tanto che anche uno sdentato le avrebbe masticcate. Quella verde è andata tutta in semenza (che rabbia!);
 mais dolce: è un forte consumatore. Sta producento le prime pannocchie, che dovrebbero essere pronte per il consumo verso agosto, alcune piante hanno anche 2-3 pannocchie! Una ventina di giorni fà ha piantato alcune patate vecchie coi germogli in mezzo al mais, hanno prodotto i primi rami esterni, anche se era tardi ho fatto questo tentativo, invece di buttarle nella compostiera;
 girasoli: sono in piena fioritura e sono enormi! Anch'essi sono forti consumatori.

Compostiera e composto organico

Quest'anno ad aprile ho smesso la vecchia compostiera e ne ho costruite due sempre con lo stesso principio (vedi sotto).
Due non per le quantità enormi da compostare, ma per averne sempre una attiva, nella quale mettere tutti i materiali di scarto, per sei mesi.
I 6 mesi seguenti lascio maturare il compost e utilizzo la seconda compostiera.
Quanto è il momento di mettere a riposo la seconda compostiera, svuoto del composto la prima e ricomincio da capo.


L'anno scorso a ottobre ho costruito questa compostiera fai da te, semplicissima, usando materiali di recupero e quindi molto economica. Quest'anno ad aprile ne costrirò un'altra vicino a questa, in modo tale da tenerne sempre una attiva da riempire di materiale e l'altra piena di scarti a completare la maturazione del compost.

Realizzarla è molto semplice. Occorrono:

- 4 bancali di legno (pallets)
- 1 rotolo di rete ombreggiante alta 1 mt
- 1 pezzo di compensato o altro materiale per fare la copertura
- corda per legare i bancali

dalla foto è intuitivo capire come si fà. Ognuna delle due compostiere verrà riempita per 6 mesi, poi lasciata a riposo per altri 6 mesi e poi svuotata.

Vantaggi del compostaggio:
1- dare un significativo contributo alla corretta gestione dei rifiuti, diminuendo lo smaltimento nelle discariche o inceneritori;
2- ridurre l'inquinamento che si genera bruciando questi materiali;
3- garantire fertilità al terreno dei nostri orti e giardini.

Cosa si può compostare:
- avanzi di cucina (bucce, verdura e frutta marce, fondi di caffe e the, gusci di uova);
- scarti del giardino e dell'orto (sfalcio di prati, erbacce, foglie secche, fiori secchi, legno di potature ridotti in piccoli pezzi);
- carta di giornale (purchè non sia satinata e colorata), contenitori di cartone delle uova magari leggermente bagnati, segatura e truccioli purchè non trattati.

n.b. gli avanzi cotti di cucina e di origine animale in piccole quantità si potrebbero mettere, ma io lo sconsiglio perchè oltre a poter attirare animali indesiderati, producono odori molesti. Tutti gli altri materiali indicati non producono puzze fastidiose, anzi quando il composto sarà maturo odorerà di sottobosco.

Ho tratto queste informazioni da un opuscolo chiamato "Prontuario per il compostaggio domestico". Lo potete scaricare e leggere tante altre notizie utilissime sul sito http://www.fareverde.it/

Uso del composto organico:
il composto organico è maturo e pronto per essere usato quando tutti i materiali si sono trasformati in terriccio e profuma di sottobosco, di funghi. 
Si arricchiscolo le aiuole, i solchi destinati alla semina.
Si può rastrellare sul terreno per arricchirlo di nuove sostanze.
Il momento migliore per spargerlo sul terreno è l'autunno, quando la terra è ancora calda e piena di vita, oppure in primavera, non appena il terreno iniza a riscaldarsi e i microorganismi riprendono la loro attività.
In inverno non va distribuito sulla terra fredda e gelata.
In estate si può arricchire il terreno con questo humus per le aiuole da mettere a coltura. Nella stagione calda è importante questa copertura perchè aiuta a conservare l'umidità nel terreno, conservandone l'umidità.