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giovedì 22 aprile 2010

Crescione comune (lepidium sativum)

Le foglie sono composte da 5-7 foglioline ovali o tonde, di cui la terminale e' la piu' grossa. I fiori sono piccoli e bianchi. Il frutto e' secco, con tanti semini giallo-rossicci. Cresce spontaneo in tutta Italia. Si utilizzano sia i fiori che le foglie. Il crescione deve essere adoperato fresco poiche' con l'essiccazione perderebbe molte delle sue proprieta'.


Coltivazione:
è una pianta che sopporta bene l'ombra e può venir seminata all'aperto sin da marzo. Si seminano i piccoli semi in file distanti 10 cm. La germinazione è molto rapida, tant'è che le prime foglioline si possono raccogliere già dopo 10 giorni. Per averne spesso a disposizione occorre provvedere a frequenti semine.
In estate prospera meglio all'ombra e in inverno si può coltivare sul davanzale di casa in un vaso o anche semplicemente su dell'ovatta umida.

Raccolta e utilizzazione:
si colgono via via solo le foglioline tenere che serviranno per insaporire insalate, formaggi molli, uova, tartine e antipasti. Usato per guarnire pietanze, preparare salse o come aroma per il pesce, con il crescione si prepara anche un'ottima minestra.
L'erba ha un caratteristico sapore, leggermente piccante, assomiglia al ravanello. E' ricca di vitamica C , utilissima soprattutto in inverno, per cui è la benvenuta sulla tavola. E' efficace contro la stanchezza primaverile e l'anemia.

Suggerimenti per la coltivazione biologica e consociazioni:
crescione e ravanelli consociati esaltano il rispettivo sapore. E' efficace contro le altiche (o pulci della terra), insetti che colpiscono le foglie bucherellandole e che colpiscono soprattutto crucifere, cavoli, cavoli rapa, ravanelli.

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